Nel cuore pulsante di uno dei circoli sportivi più prestigiosi della Capitale, il Tennis Club di Roma, si è svolto un incontro informale ma ricco di contenuti durante l’evento Roma Open Garden. Tra gli ospiti più attesi, l’Avv. Marciano Petrillo, che ha portato la sua voce autorevole in un dialogo spontaneo e vivace, capace di unire diritto, sport e valori condivisi.
Fin dai primi istanti dell’intervista, è emerso un clima disteso e amichevole: “Dammi del tu, siamo sportivi”, ha esordito l’intervistatore, sottolineando il carattere informale dell’occasione. L’Avv. Petrillo ha raccontato, con ironia e umanità, le difficoltà nel raggiungere il circolo – “mi sono perso tra le macchine parcheggiate” – ma anche l’entusiasmo per un evento che fa da prologo agli Internazionali di Tennis al Foro Italico.
“Essere qui significa partecipare a qualcosa che ha un valore anche simbolico. Prima degli Internazionali, questo appuntamento rappresenta un segnale importante per lo sport e per Roma.”
Sportivo appassionato, l’avvocato ha rievocato i suoi trascorsi tennistici tra i Castelli Romani, parlando con nostalgia e autoironia dei suoi match in doppio e delle attuali difficoltà legate alla salute visiva: “Adesso non posso più giocare, prendo pallate in faccia!”.
Oltre ai toni leggeri, c’è stato spazio per una riflessione profonda: Petrillo ha messo in luce le difficoltà che oggi affrontano gli organizzatori di eventi sportivi, soprattutto nel reperire sponsor e spazi pubblicitari. “Una volta bastava fare una telefonata, ora ti chiudono le porte. Viviamo un’epoca in cui anche la promozione culturale e sportiva richiede uno sforzo enorme.”
L’intervista si è conclusa con parole di grande rispetto e apprezzamento per chi, nonostante tutto, continua a investire tempo ed energia nella promozione dello sport e della legalità. Un momento autentico, che ha reso ancora più chiaro il legame tra il mondo giuridico e quello sportivo: entrambi fondati su regole, passione e impegno quotidiano.
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